Conclusa ottimamente questa edizione 2016 del torneo internazionale di tennis femminile (per la dodicesima volta consecutiva alla Canottieri Padova) con montepremi di 25.000$;
la rodata ed affiatata organizzazione ha consentito di gestire anche le bizze del meteo che ha costretto il supervisor Massimo Morelli a sospendere la finale poco dopo l’inizio del terzo set a causa di un robusto scroscio di pioggia, proprio quando il folto pubblico si stava gustando il serrato confronto tra la cinese Shilin Xu e la turca Ipek Soylu.
Ripresa la partita alle 15 – 2 ore la sosta forzata – dopo il corretto rispristino della superficie di gioco, Shilin ha inanellato una serie di colpi che le hanno consentito di recuperare e poi sopravanzare l’avversaria, facendo suo il trofeo Alì-Aliper con il punteggio di 5-7, 6-4, 6-3.
Queste le prime parole di Shilin Xu, incoronata regina della Canottieri Padova, da Monica Tagliapietra, rappresentante dello sponsor Azimut
“Ringrazio il mio coach, gli organizzatori e gli sponsor di questo torneo. Ho passato un grande settimana e tutti sono stati fantastici, dai giudici ai raccattapalle, agli spettatori che mi hanno incoraggiato e applaudito”
Giampietro Battaglia, presidente della Canottieri Padova
“Questo torneo è dedicato ai nostri fantastici soci, ai maestri e a tutti coloro che ci hanno dato una mano nel creare questo evento importante. Ringrazio il main sponsor Alì e Aliper e il second sponsor Azimut, il Comune di Padova e la Fit. E’ stata una settimana tosta, ma come sempre lo spettacolo in campo non è mancato, così come la splendida cornice del circolo”
Alex Moro, direttore del torneo che per tutta la settimana ha giocato a nascondino con i temporali riuscendo alla fine a portare a termine il programma senza ritardi.
“E’ stato il mio ultimo Challenge Open da direttore e sono contento di poter dire che dal punto di vista tecnico, è stato il migliore. Vorrei ringraziare tutti gli sponsor, i soci e il personale della Canottieri, ma in particolare Gianni Zampieri che non ama i microfoni ma che è stato una figura fondamentale per l’organizzazione. Dai quarti di finale in poi abbiamo visto incontri che potevano valere una finale e nell’ultimo atto sono scese in campo due giocatrici di cui, salvo clamorose sorprese, sentiremo parlare ancora. Come potenziale, mi sembrano più mature della Cornet e della Mladenovic che sono passate di qui qualche anno fa ed oggi vediamo in tv nei tornei del Grande Slam.”